Dieta chetogenica per perdere 30 kg: come funziona

La dieta chetogenica è una soluzione per una perdita di peso importante in modo duraturo e sta impazzando sul web visti i riscontri positivi. Andiamo a scoprire insieme come funziona e vediamone le dinamiche, che la portano a essere così efficace.

Questa è una dieta con delle notizie scientifiche e indicazioni precise, da seguire affiancati sempre da uno specialista. Risulta essere una soluzione ottimale in caso di obesità. Puoi anche perdere 30 kg con questo regime e non avere alcun calo di energia. Insieme vedremo come è utile da un punto di vista medico, salutare e come agisce sul nostro corpo per ottenere delle soddisfazioni rilevanti e soddisfacenti anche per perdere in poco tempo.

La dieta chetogenica: un approccio scientifico

Dieta chetogenica

Data l’efficacia, ma al contempo la necessità di verificare con estrema attenzione il menù settimanale, la dieta chetogenica per perdere 30 kg o meno, deve essere fatta sotto stretta osservazione di un nutrizionista con una verifica costante del tipo di LARN che si assumono, ovvero dei riferimenti nutrizionali usati.

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Un articolo scritto su Obesity fact, rivista scientifica, è stato utile ai medici per ricavarne delle informazioni utili per altre patologie. Alcuni studi affermano che aiuti nel diabete di tipo 1 e 2. Questo perché i carboidrati, in questa malattia, vengono mal tollerati a causa dell’insulino resistenza. Ne viene di conseguenza che la loro drastica riduzione comporta un miglioramento del controllo glicemico alla base, oltre che una perdita di peso.

Gli ambiti di applicazione in realtà mediche sono numerosi, alcune di essere sono:

  • In ambito gastrointestinale.
  • In affiancamento a cure neurologiche.
  • Nelle emicranie croniche.
  • In determinate forme di epilessia
  • Nell’ovaio policistico.

Cos’è la dieta chetogenica?

Arriviamo quindi al cuore della questione. Quanti chili si perdono in 3 settimane di dieta chetogenica? Viene chiamata la dieta lampo per la sua velocità, ma se fatta in modo scorretto non funziona o crea controindicazioni. Inoltre deve essere limitata nel tempo e non inserita tra le abitudini a lungo termine per non avere problemi.

La risposta non può essere standard e dipende da ogni individuo. Possiamo dire a livello statistico che si perdono 5 chili in due settimane, ma ci teniamo a sottolineare che il tutto dipende da ogni persona.

Questa dieta chetogenica prende il nome dal processo che si innesca: prevede un basso contenuto di alimenti con carboidrati e crea uno stato di chetosi in un valore tale da bruciare energia attingendo dalla massa grassa. Potrebbe sembrare analoga al metodo di perdita di peso Dukan di 7 giorni, per quanto sia diversa nella maniera di gestire alimentazione.

Essendoci una privazione di carboidrati rispetto al normale consumo, il glucosio è prodotto in modo indipendente e per avere energia si bruciano i grassi dell’adipe in eccesso. Con questa riduzione si creano naturalmente corpi chetonici, che vengono eliminati dal corpo attraverso i reni. La logica che sta alla base è quindi riduzione di zuccheri e carboidrati, affinché il corpo prenda energie altrove. Se manca il glucosio, che è alla base per il buon funzionamento di certi organi, questi fanno ricorso, in sostituzione, agli acidi grassi. La cosa non vale per tutti gli organi del corpo, fra cui ricordiamo il cervello e il midollo spinale.

Riassumendo quindi quali sono le caratteristiche di questa dieta?

  • È ipocalorica;
  • è a basso contenuto di carboidrati;
  • prevede un’assunzione di cibo proteico con menu precisi. Bisogna fare attenzione a tutti gli alimenti al fine di mantenere, per il tempo necessario, lo stato di chetosi.

Le fasi della dieta chetogenica

Per seguire adeguatamente le dieta chetogenica bisogna adottare un regime preciso. Questo va seguito con l’ausilio di uno specialista del settore in maniera da svolgere tutto correttamente. Questo perché l’ organismo va in chetosi attraverso i cibi.

I corpi chetogenici vengono normalmente prodotti, ma in questo regime sono in quantità aumentata. La chetosi che si viene a formare nella persona è ben lontano dai valori delle patologie e non intacca il benessere.

  • Il contenuto del tutto si divide in tre fasi principalmente:
  • La prima in cui vi è una privazione di una quota di carboidrati nel menu.
  • Si arriva quindi in chetosi con la produzione dei corpi chetonici. In questa fase si ha l’accelerazione del dimagrimento.
  • La terza fase della dieta chetogenica prevede eliminazione dei corpi chetonici attraverso il processo di diuresi.

La necessità di effettuarla sotto controllo è perché bisogna avere una completa padronanza dei cibi e delle loro percentuali. Per esempio il limone di Sicilia, che potrebbe sembrare un toccasana ed è un alleato per la bellezza anche con usi diversi applicati alla vita quotidiana, è da limitare perché ricco di carboidrati. I frutti di bosco sono un tipo di frutto a basso contenuto di carboidrati, che può essere usato tra i cibi. Non sono da escludere del tutto drink alcolici anche se bisogna penare che più si beve e più le persone tendono a bruciare prima i grassi dell’alcol. Vietata la birra che è piena di carboidrati, moderatamente da consumare il vino: meglio quello secco. Non sono quindi vietati, come i frutti di bosco, ma da usare con molta moderazione nella dieta chetogenica. Da preferire le proteine e i grassi sani se possibile.

Ad esempio avremo un ripartizione dell’energia nel modo a seguire:

  1. Massimo 10% di carboidrati
  2. Un valore che dal 15% al 25% per quello che riguarda le proteine (che sono fonte di energia a loro volta)
  3. Una percentuale del 70% di grassi. Fra questi per aumentare l’apporto stesso di grassi si può includere anche l’ olio di cocco.

Dieta chetogenica per perdere 30 kg: Testimonianze e menù

Vediamo insieme un esempio di menù tipo applicabile con la dieta chetogenica e la produzione di chetoni: questo vuole essere un riferimento, ma sono studiabili varie opzioni per questi regimi e ogni dieta deve essere personalizzata con cura dal nutrizionista di riferimento, soprattutto in caso di diabete (nel cui caso è tra i regimi più indicata). Solitamente dopo la dieta chetogenica viene proposta la dieta mediterranea per perdere peso. Sono due diete che ben si sposano.

Vendendo l’esempio di menù vedrai che è molto più fattibile di quanto la descrivono. La mattina puoi optare fra uno yogurt intero, un bicchiere di latte vaccino accompagnati da frutti rossi per 4 mattine e a scelta tra un panino con prosciutto, 2 fette biscottate o una fetta di pane e burro per le altre.

Il mezzogiorno dai spazio alle proteine a scelta tra questi alimenti: merluzzo, carne di maiale, ricotta, carne di vitello o di manzo. Puoi accompagnare con melanzane, zucchine, carciofi. La sera optiamo ancora per proteine come una gustosa omelette, orata, scaloppine. Troverai numerose ricette adatte sul web.

Se hai voglia di spuntini la frutta secca è ideale per la maggior parte delle persone e fa bene alla salute: sono fonte di grassi sani.

Queste diete sono indicate soprattutto da persone affette da obesità. La dieta chetogenica si declina in varie forme. Uno degli esempi più eclatanti di perdita di peso è stata la cantante Adele. Ce la ricordiamo molto bella e curvy, ma a un tratto le notizie hanno esaltato la sua nuova bellezza. Gli effetti del percorso fatto dalla cantante sono visibili a tutti.

Non solo Adele ma molte testimonianze di chi l’ha provata confermano i risultati. Altre due celebrità italiane, che hanno avuto gradi risultati, sono le bella Ornella Muti a oltre sessant’anni e Gianluca Scintilla Fubelli, comico di successo, che mostrano con orgoglio il loro nuovo fisico con questa dieta. Possiamo quindi provare a combattere il grasso superfluo con questa dieta tanto caldeggiata e daremo anche noi testimonial di una trasformazione.

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Sarah
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